Lo Strumento Europeo per la Pace (European Peace Facility-EPF)

Il 22 marzo 2021, il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato una decisione che istituisce il Fondo Europeo per la Pace (EPF), uno strumento volto a migliorare la capacità dell’UE di prevenire conflitti, costruire e preservare la pace, rafforzare la sicurezza e la stabilità internazionali. In un’era di minacce alla sicurezza complesse, L’EPF amplia la capacità dell’UE di fornire sicurezza per i suoi cittadini e i suoi partner. Massimizza l’impatto, l’efficacia e la sostenibilità dell’azione esterna complessiva dell’UE in materia di pace e sicurezza. L’EPF ha sostituito e ampliato i precedenti strumenti finanziari in questo settore, ossia il Meccanismo Athena e il Fondo per la Pace Africana. Il Fondo Europeo per la Pace opera attraverso missioni e operazioni, nonché attraverso misure di assistenza a beneficio di paesi partner e organizzazioni regionali e internazionali. Tali misure possono includere la fornitura di attrezzature militari e legate alla difesa, infrastrutture e supporto tecnico. 

L’EPF opera nel rispetto del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario ed è un fondo del valore di oltre 17 miliardi di euro finanziato al di fuori del bilancio dell’UE per un periodo di sette anni (2021-2027), con un unico meccanismo per finanziare tutte le azioni nell’ambito della politica estera e di sicurezza comune (PESC) nei settori militare e della difesa.  

Quando è stato creato nel marzo 2021, l’EPF aveva un massimale finanziario iniziale di 5,69 miliardi di euro a prezzi correnti. Il Consiglio ha aumentato il massimale finanziario nel marzo 2023 (di 2,29 miliardi di euro), nel giugno 2023 (di 4,06 miliardi di euro) e nel marzo 2024 (di 5 miliardi di euro). L’integrazione di marzo 2024 è costituita da un fondo di assistenza dedicato all’Ucraina nell’ambito dello strumento europeo per la pace. I contributi degli Stati membri sono determinati sulla base di una chiave di distribuzione del reddito nazionale lordo (RNL). 

Anche in considerazione della situazione geopolitica mondiale e della necessità di sostenere la difesa comune europea, è presumibile che il fondo sarà presumibilmente rafforzato ed esteso oltre il 2027. Non avendo ancora un sistema di coordinamento collaudato delle iniziative proposte dagli stati membri, né una sede al di fuori di Bruxelles, si ritiene utile poter assegnare una sede maggiormente baricentrica rispetto alle attuali aree di crisi internazionali (Balcani, Ucraina, Africa, Medio Oriente) con un coordinamento unico effettuato attraverso un’organizzazione composta dai rappresentanti ed esperti dei diversi paesi membri (nello spirito del Team Europe). Pertanto, la Regione Friuli-Venezia Giulia è il luogo ideale per candidarsi in tal senso e l’Associazione Sustainable Financing opererà per sostenere le istituzioni nella realizzazione di una tale ipotesi. 

Nell’ambito dell’EPF, il 25 luglio 2025 il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato la seconda misura di assistenza di un valore complessivo di 15 Milioni di euro per il sostegno delle forze armate dell’Albania. La misura potrà rafforzare le capacità di difesa, portando il budget complessivo assegnato al paese a 28 Milioni di euro. La misura inoltre permetterà all’Albania di partecipare potenzialmente alle operazioni, missioni e coalizioni internazionali attuate nell’ambito politica della difesa e sicurezza comune (PESC). 

Per maggiori informazioni:  

https://www.consilium.europa.eu/en/policies/european-peace-facility/  

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