Il Fondo Europeo per la Difesa (EDF) aiuta le aziende degli Stati membri a sviluppare progetti di difesa competitivi e collaborativi che forniranno tecnologie e attrezzature di difesa innovative e interoperabili. Offre supporto e consulenza ai partecipanti durante l’intero ciclo di ricerca e sviluppo. Il Fondo dispone di un budget di quasi 7,3 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, di cui 2,7 miliardi di euro stanziati per la ricerca collaborativa sulla difesa e 5,3 miliardi di euro per progetti di sviluppo collaborativo delle capacità che integrano i contributi nazionali. Il sostegno finanziario viene offerto principalmente attraverso sovvenzioni fino al 100% dei costi ammissibili subordinati alle attività coinvolte e un sistema di bonus che considera le PMI, le imprese a media capitalizzazione e il collegamento a un progetto PESCO. L’EDF è attuato attraverso programmi di lavoro annuali strutturati lungo 34 categorie tematiche e orizzontali di azioni lungo gli obiettivi fissati nel quadro finanziario pluriennale 2021-2027. Il programma è attuato direttamente dalla Commissione. In casi debitamente giustificati e in linea con il regolamento EDF, la gestione di una sovvenzione può essere delegata a un’entità delegata.
Le priorità individuate mirano a contribuire agli interessi di sicurezza e di difesa dell’Unione, in linea con le priorità in termini di capacità di difesa concordate dagli Stati membri nel quadro della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) e in particolare nel contesto del piano di sviluppo delle capacità (CDP), e tenendo conto, ove opportuno, delle priorità regionali e delle organizzazioni internazionali (NATO). Le categorie di azioni che strutturano i programmi di lavoro annuali sono state concepite per coprire tutti i settori militari e le principali tecnologie abilitanti. I progetti finanziati dovrebbero consentire alla Commissione europea di rispondere alle esigenze degli Stati membri, concentrandosi al tempo stesso sulle capacità critiche che sono essenziali per il futuro. I programmi di lavoro annuali dell’EDF sono definiti in stretta collaborazione con i rappresentanti degli Stati membri in seno al comitato del programma EDF, compreso il coinvolgimento dell’Agenzia europea per la difesa (EDA) e del Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE). Il FES si basa su iniziative precedenti come l’azione preparatoria sulla ricerca nel settore della difesa (PADR) e il programma europeo di sviluppo industriale (EDIDP).
L’EDF viene gestito direttamente da Bruxelles (Direzione Generale per l’Industria della Difesa e dello Spazio – DG DEFIS della Commissione Europea) e viene speso attraverso delle call specifiche aperte alle industrie della difesa e sicurezza di tutti i paesi membri. Pertanto, analogamente all’EPF, sarebbe opportuno decentrarne le funzioni in una sede esterna di coordinamento generale e la Regione Friuli-Venezia Giulia sarebbe una delle regioni europee maggiormente adeguate ad ospitarla.
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