La Banca europea per gli investimenti pubblica il rapporto delle attività 2021.
L’inizio di un nuovo anno è comunemente segnato da nuovi e ambiziosi propositi, sempre più sfidanti. Ma rappresenta anche un momento per guardare quanto di positivo è già stato fatto guardandosi indietro. Questo è quanto fatto dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) che ha recentemente pubblicato il rapporto delle proprie attività 2021. Da tale documento e dalle dichiarazioni del Presidente, Dott. Werner Hoyer, emergono importanti novità e un rinnovato slancio verso la promozione degli investimenti a supporto dell’Agenda 2030.
Banca europea per gli investimenti: impegno su più fronti
La Banca europea per gli investimenti si sta impegnando su più fronti, con finanziamenti destinati sia all’Europa che a territori extra EU, con il fine di promuovere una transizione verso un mondo più verde, inclusivo e resiliente alle sfide sanitarie.

Nel contesto della transizione ecologica, grazie alla pubblicazione del nuovo Piano sul clima 2021-2025, è stato riconosciuto alla Bei l’importante ruolo di Banca del clima dall’Unione europea. Tale Piano sul clima fissa un obiettivo molto ambizioso. Prevede, infatti, lo stanziamento di 1 trilione di euro di investimenti per il clima entro il 2030 e l’adozione di nuovi strumenti e approcci per meglio integrare gli aspetti ambientali e sociali nelle politiche di investimento e standard tecnici.
Nel 2021, la Banca europea per gli investimenti, ha implementato con successo le prime innovazioni previste dal Piano e ha stanziato finanziamenti verdi per circa il 51% dei propri fondi complessivi.
I finanziamenti della Banca europea per gli investimenti in Europa e Extra UE
Anche l’Italia ha beneficiato degli investimenti Bei, con una cifra record di €13,5 mld nel 2021, di cui, oltre la metà, sono stati stanziati alle piccole e medie imprese per salvaguardare posti di lavoro e favorire una spinta all’innovazione e alla digitalizzazione, con crescente attenzione all’ambiente (30% delle risorse per l’Italia sono state destinate alla lotta contro il cambiamento climatico).
L’impegno della Bei al di fuori dei confini dell’UE ammonta a oltre €70 mld nel periodo 2012-2021, con importanti impatti positivi e di sviluppo umano: 45 milioni di persone hanno avuto accesso più sicuro a risorse idriche potabili.
L’azione esterna registra inoltre un’importante accelerazione con il lancio di “EIB Global”, il nuovo braccio operativo della Bei per sviluppare partnership globali e supportare le strategie europee di sviluppo al di fuori dei confini comunitari. Sarà incrementata la presenza nelle sedi all’estero e saranno create una serie di poli tematici. Il primo è già stato inaugurato a Nairobi, in Kenya, nel novembre 2021.
La proposta dell’Associazione Sustainable Financing
Proprio in questo contesto si articola la proposta dell’Associazione Sustainable Financing di candidare la città di Trieste quale sede di una filiale della Bei per lo sviluppo sostenibile e climatico, contribuendo nel contempo a promuovere la creazione di un polo mediterraneo per lo sviluppo sostenibile.
Si tratta di un’occasione unica per il sistema Paese che giunge in un momento propizio di estensione sempre più globale del ruolo della Bei e si inserisce nel contesto dei numerosi investimenti previsti dal Green Deal europeo e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
La candidatura di Trieste come filiale della Bei, permette inoltre di fare leva sulle eccellenze scientifiche e industriali dell’Italia e di contribuire a uno sviluppo socio-economico sempre più sostenibile nel Mediterraneo e nel vicinato europeo, orientale e meridionale.
Ecco perché l’impegno dell’Associazione prosegue con determinazione per raggiungere tale obbiettivo.
Se sei interessato ad approfondire tutte le motivazioni del progetto che spingono a candidare la città per ricoprire il ruolo di filiale della Banca europea per gli investimenti, sul nostro sito trovi la sezione dedicata, ti basta cliccare QUI.